Buon compleanno LapianTiamo

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Si parlerà di cannabis terapeutica nell’incontro che si svolgerà Mercoledì 29 gennaio 2014, a Foggia, nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte.

Al Convegno, dal titolo “Cannabis terapeutica: dalla cura proibita…alla cura possibile”, parteciperà il Segretario di Radicali Italiani Rita Bernardini, anche nella sua veste di Presidente ad honorem di LapianTiamo nata proprio un anno fa, a Racale (in provincia di Lecce), grazie all’intuizione e al coraggio di Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri, rispettivamente Segretario e Presidente di LapianTiamo, e al lavoro di tante altre persone, soprattutto malati, che si curano con la cannabis.

Così, in occasione del primo compleanno di LapianTiamo, con il patrocinio del Comune di Foggia e la presenza del Sindaco della città, Gianni Mongelli, la partecipazione del Sindaco di Racale, Donato Metallo e di Norberto Guerriero Segretario dell’associazione radicale di Foggia Mariateresa di Lascia, il Direttivo dell’associazione LapianTiamo incontrerà l’Assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile per fare il punto della situazione rispetto agli impegni che il governo regionale ha assunto, nei mesi e nei giorni passati, con i malati, durante i numerosi incontri, anche pubblici, che ci sono stati.

Modererà l’incontro il giornalista Micki de Finis.

“Per quel che mi riguarda – ha dichiarato Rita Bernardini sulla due giorni foggiana che la porterà a visitare con i radicali del posto anche il carcere di Lucera – si concluderà la seconda fase della disobbedienza civile iniziata nel 2012 a favore della lotta dei soci dell’Associazione LapianTiamo e di tutti quei malati che non riescono ad avere accesso ai farmaci cannabinoidi. Per me il quadro è chiaro – ha aggiunto – e vede queste tre possibilità: o mi arrestano come è previsto dalla legge per la coltivazione della pianta proibita; o cambiano le leggi e i regolamenti che impediscono ai malati di avere accesso alle cure; oppure, se nessuno interviene come ragionevolezza e legge vorrebbero, mi riterrò autorizzata ad intraprendere la terza coltivazione destinata ai malati del Social Cannabis Club di Racale. E questa volta, le piante non saranno 18, ma 36. Tutti i particolari li esporrò, documentandoli, nel corso dell’importante convegno foggiano”.

Vi aspettiamo domani, 29 gennaio a Foggia per augurarci buon compleanno tutti insieme.

Il Direttivo LapianTiamo

6 risposte a “Buon compleanno LapianTiamo”

  1. Tanti auguri buon compleanno, mi preme vedervi carichi oggi pomeriggio, illustrate, parlate, divulgate.
    State attenti ai politici e alle loro promesse, dialogate sempre a testa alta, io purtroppo saró con voi da casa mia, ricordatevi sempre che c’è mezza Italia dalla vostra parte, ma dall’altra loro gli spacciatori statali. Forza e coraggio.
    Ancora tanti auguri

  2. Buon Compleanno CSC LapianTiamo e in bocca a lupo per i vostri sforzi.

    Sono venuto a conoscenza della notizia che i consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità la legge che disciplina l’uso dei cannabinoidi. Vedete i link che seguono:
    http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2014/01/28/Puglia-vara-legge-cannabis-terapeutica_9977193.html
    http://quellichelafarmacia.com/16643/cannabis-terapeutica-la-regione-puglia-si-mobilita-favore/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cannabis-terapeutica-la-regione-puglia-si-mobilita-favore#.UuuhZT15OvY

    Questo dato può considerarsi uno step importante o serve solo a bagnare il “magnifico” polverone che state alzando ad un giorno dal vostro 1° compleanno ?

  3. troppo poche 36… ecco perche’ ci dobbiamo aiutare l’un con l’altro… la legge va modificata… che ste piante possano essere 36 milioni in tutta Italia.

  4. Certo che con la mentalità dei nostri burocrati, uno come me malato di SLA, sarà difficile potersi curare e alleviare la sofferenza di continue fascicolazioni e crampi agli arti, e inghiottire senza soffocare anche bocconi piccoli ( gia è difficile raggiungere la bocca con la posata ) e almeno 5 o 6 altre magagne invalidanti. Stando dall’altra parte della barricata non sentono certamente l’urgenza di interessarsi con impegno a risolvere questioni che nel resto europa sono risolte da tempo. La questione è che per noi malati il tempo non c’è.Saluti Roberto

  5. Roberto, hai ragione. Non c’è paragone tra la sofferenza di una malattia e il mancato impegno delle istituzioni nei confronti di chi ne vive la triste realtà. A volte basterebbe rivolgere la giusta attenzione alle battaglie portate avanti dalle Associazioni per garantire un diritto, per questo la nostra lotta non si ferma davanti ai loro silenzi ma diventa ancora più insistente la necessità di farsi sentire. Se ancora non lo hai fatto, iscriviti tra i nostri Amici Speciali…un caro abbraccio

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